IL TAPPO DI SUGHERO PER IL VINO SPUMANTE

Guida all'utilizzo, un testo utile sia per gli addetti ai lavori sia per tutti gli interessati al mondo dell’enologia.

Manuale tappatura per il vino spumante

E’ stato pubblicato da FederlegnoArredo la guida all’utilizzo del tappo in sughero per il vino spumante. Un testo utile sia per gli addetti ai lavori sia per tutti gli interessati al mondo dell’enologia, che grazie a questa lettura potranno conoscere ogni dettaglio del fondamentale processo di imbottigliamento.

Per raggiungere e mantenere i livelli di eccellenza dei nostri vini spumanti serve un prodotto di qualità, ma anche una conservazione in bottiglia garantita mediante corrette operazioni di imbottigliamento e tappatura. Anche un solo vizio in una qualunque di queste componenti può compromettere seriamente il comportamento dello spumante in bottiglia, vanificando il sapiente lavoro dell’enologo. Seguono, alcuni estratti di questo preziosissimo manuale; per poterlo visionare nella sua versione completa dovrete visitare direttamente il sito di FederlegnoArredo

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LE PRINCIPALI VARIABILI DI CUI TENERE CONTO

  • Metodo di Spumantizzazione e relativa consapevolezza della sovrappressione interna delle proprie bottiglie
  • Individuazione della giusta tipologia di tappo spumante (tappo classico con rondelle, tappo microagglomerato in sughero con o senza microsfere espandenti) relativamente al tipo di vino che si andrà ad imbottigliare
  • Utilizzo del giusto diametro del tappo in base alla bottiglia scelta per la produzione
  • Regolazione della giusta profondità di tappatura per evitare perdite di pressione del vino oppure difficoltà di estrazione del tappo stesso

LINEE DI IMBOTTIGLIAMENTO
PRECAUZIONI ED AVVERTENZE

Nei tappatori specifici per tappi a fungo, le ganasce devono essere, possibilmente, di tipo conico o tronco-conico e devono essere mantenute in condizioni perfette di igiene e di integrità. I piani di appoggio e di scorrimento devono essere integri, mentre le superfici di contatto con il tappo devono essere non usurate, a bassissima rugosità superficiale, prive di rigature e sbrecciature, anche di modesta entità. Inoltre, è consigliabile l’utilizzo di ganasce che necessitano di lubrificazione limitata, per ridurre il rischio di contaminare tappi e bottiglie. Con gli appositi dispositivi preposti dal costruttore è necessario controllare il diametro di chiusura finale, che deve mantenersi entro valori compresi tra 15 e 16 mm.

Un altro importante controllo va eseguito sulla zona di appoggio della baga della bottiglia ai tasselli, la quale deve essere perfettamente piana per permettere alla molla di compensazione dei cilindri di scaricare lo sforzo su tutta la superfice della baga stessa. Gradienti di concentrazione di sforzo sarebbero pericolosi e critici e potrebbero generare microfratture del vetro. Ulteriori controlli devono essere eseguiti sulle molle di ritorno per la riapertura delle ganasce che non devono presentare fenomeni di snervamento, rotture o perdita di elasticità.

Precauzioni Imbottigliamento

Operazioni Gabbiettatura
Tappo inserito in bottiglia prima e dopo la gabbiettatura.   


OPERAZIONI DI GABBIETTATURA

Negli istanti immediatamente successivi alla tappatura, Se inserito correttamente, il tappo deve presentarsi perfettamente verticale, in asse con la bottiglia e con il bordo di entrata della parte inferiore non slabbrato. I pochi secondi che intercorrono tra la tappatura e la gabbiettatura (pausa di rinvenimento) sono normalmente sufficienti per il recupero elastico del tappo, in modo che la parte introdotta nel collo della bottiglia possa iniziare ad assestarsi ed esercitare una forza radiale sufficiente a contrastarne l’ulteriore affondamento durante la gabbiettatura. Nell’operazione di gabbiettatura con il tappo di sughero, gli elementi da controllare in questa fase sono:

  • verticalità del tappo
  • costanza e adeguatezza della sua sporgenza dal raso bocca
  • allineamento della bottiglia
  • corretto posizionamento della gabbietta
L’operazione di gabbiettatura determina un ulteriore affondamento del tappo fino a 2 mm.

L’ulteriore affondamento del tappo nel collo della bottiglia, a seguito dell’applicazione della gabbietta, dipende da diversi parametri.
Quelli che tendono a opporsi, senza poterlo annullare, sono:

  • scarso inserimento del tappo introdotto dal tappatore
  • eccessiva morbidezza dell’agglomerato, dovuta a: scarsa densità iniziale, elevata percentuale di umidità, temperatura del tappo troppo elevata
  • temperatura del tappo troppo elevata (potrebbe influire negativamente sull’azione del lubrificante)
  • utilizzo di tappatori con ganasce coniche (fatto positivo, ma è necessario tenerne conto)
  • ganasce del tappatore che stringono eccessivamente il tappo
  • eccessiva durata della pausa di rinvenimento
  • lento aumento della pressione esercitata della gabbietta sul tappo (bassa cadenza produttiva)
  • lubrificazione dei tappi scarsa o deteriorata a causa di sfregamenti meccanici che possono ledere lo strato di lubrificante
  • inadeguata misura della gabbietta (eccessiva)

I parametri che, invece, tendono ad accentuare l’ulteriore introduzione del tappo in fase di gabbiettatura sono esattamente opposti a quelli sopra elencati.

Operazioni Gabbiettatura
Schema tappatore con evidenziate le parti principali.  

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